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STRUTTURE RICETTIVE: NUOVE MODALITÀ DI IDENTIFICAZIONE OSPITI

Il Ministero dell'Interno ha fornito chiarimenti riguardo le modalità di identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, in particolare alla luce dell'introduzione di nuovi sistemi di self check-in.
L'intervento ministeriale si inserisce nella necessità di garantire la sicurezza pubblica, attraverso un controllo più rigoroso nell'identificazione degli ospiti.
Il Ministero evidenzia le problematiche legate alle pratiche di identificazione remota, tipiche di alcune strutture, specialmente quelle che offrono soggiorni brevi. Queste pratiche, che prevedono la trasmissione elettronica dei documenti di identità e l'accesso agli alloggi tramite codici automatizzati o key boxes, non consentono una verifica diretta dell'identità dell'ospite.
Di conseguenza, secondo il Ministero, tali modalità non sarebbero conformi alle normative vigenti, lasciando aperta la possibilità che la struttura possa ospitare persone le cui generalità non siano conosciute dalle autorità competenti, con un potenziale rischio per la sicurezza pubblica. Pertanto, i gestori delle strutture ricettive sono obbligati a procedere con l'identificazione de visu degli ospiti e a comunicare i dati degli alloggiati alla Questura di competenza attraverso il portale Alloggiati Web. Inoltre, per i soggiorni inferiori alle 24 ore, la comunicazione alla Questura deve avvenire entro 6 ore dall'arrivo, anziché entro le 24 ore previste per soggiorni più lunghi.

Il commento di Federalberghi Torino:
«Registriamo finalmente e con soddisfazione la volontà da parte delle Istituzioni di regolare normativamente il fenomeno degli affitti brevi, sul quale da anni chiediamo a gran voce un intervento –dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – nel caso del divieto di check-in automatico si è di fronte all’applicazione di una norma già esistente, finora fatta rispettare soltanto alle strutture turistico-ricettive. È la dimostrazione che non servono leggi speciali ma soltanto il buonsenso e il rispetto delle leggi, applicando parità di trattamento a tutti coloro che svolgono attività ricettiva in forma imprenditoriale, siano essi hotel, b&b o appartamenti privati concessi in locazione turistica. La crescita del turismo nel nostro territorio deve essere affiancata a un incremento della qualità dei servizi, della sicurezza e dell’offerta che deve coinvolgere tutti gli operatori».

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