loader image
Chiudi

OUTLOOK DELLA SETTIMANA

Oggi il DEF

Oggi, martedì 11 aprile, il Ministero del Tesoro porterà in Consiglio dei ministri il primo DEF, Documento di Economia e Finanza, del Governo Meloni. Il 2023 si dovrebbe concludere in crescita dello 0,9% e con un deficit tendenziale al 4,3%, secondo le indicazioni attese nel documento. (QUI)

Bollettino economico della Banca d'Italia

Un quadro chiaro della situazione economica lo fornisce la Banca d’Italia con il secondo Bollettino economico del 2023. Leggiamo, sinteticamente, che quest’anno l’economia mondiale rallenterebbe anche se meno di quanto previsto lo scorso autunno. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel primo trimestre del 2023 il PIL sarebbe cresciuto lievemente. Il calo dell’inflazione, così come abbiamo visto nei dati Istat la settimana scorsa, è trainato dalla componente energetica, mentre quella di fondo rimane elevata. I prestiti bancari diminuiscono marcatamente; le condizioni finanziarie risentono delle tensioni sui mercati internazionali.

L'economia mondiale crescerà meno del 3%

Nel suo discorso di apertura agli Spring Meetings di Fmi e Banca mondialeKristalina Georgieva, direttrice del Fondo monetario internazionale, ha detto che, come vedremo nel World Economic Outlook che sarà presentato questa settimana, “la crescita rimane debole rispetto ai dati storici, sia a breve che a medio termine. Ci sono anche forti differenze tra i gruppi di paesi”. Si prevede che l’economia mondiale crescerà meno del 3% nel 2023.

Un valore molto alto di disagio sociale

È ancora ad un valore molto alto il disagio sociale, misurato dall’Ufficio Studi di Confcommercio nel suo Misery Index, che resta infatti fermo a quota 17,9, un valore che “riflette la sostanziale stabilità sia del tasso di variazione dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto, sia della disoccupazione estesa”Le prime stime relative a marzo segnalano comunque un deciso rallentamento (+7,7% su base annua): “l’inizio di una fase meno critica sul versante dell’inflazione – evidenza l’Ufficio Studi– è un importante presupposto per il miglioramento dell’attività economica nella seconda parte del 2023, con possibili riflessi positivi sul mercato del lavoro e sull’area del disagio sociale”. Ciò non toglie che la possibilità di un forte ridimensionamento dell’area del disagio sociale in tempi brevi è giudicata molto incerta.

Italia, sempre meno nascite

Non lasciano indifferenti gli ultimi dati demografici Istat sul nostro Paese che a, quanto pare, sta diventando sempre più “piccolo”. Secondo l’Istituto di statistica la natalità è al minimo storico: nel 2022 i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia delle 400mila unità. Ci sono stati nel 2022 meno di 7 neonati e più di 12 decessi per ogni 1.000 abitanti, con una mortalità che rimane, dunque, elevata. Questi numeri hanno dato occasione ad Elion Musk di scrivere in un suo tweet: “L’Italia sta scomparendo”. (QUI)

Rapporto annuale ristorazione

La settimana scorsa è stato presentato a Roma il Rapporto Annuale Ristorazione di FIPE-Confcommercio (realizzato anche su dati Format Research). Il 2023 si apre con una buona notizia per il settore dei pubblici esercizi: l’emorragia pandemica in termini di consumi e occupazione sembra essere definitivamente superata. Sebbene ancora inferiore rispetto ai livelli del 2019 di 4 punti percentuali a valori correnti, la spesa delle famiglie nella ristorazione è risalita a circa 82 miliardi di euro, avvicinandosi agli 85 miliardi e mezzo del periodo pre-Covid, trainata anche dal ritorno del turismo internazionale, mentre il valore aggiunto del settore ha superato nel 2022 i 43 miliardi di euro (+18% rispetto all’anno precedente).

Ti servono maggiori informazioni?