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MERCATO LIBERO O TUTELATO? FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

PER INFORMAZIONI:

UFFICIO ENERGIA ASCOM
011.5516118 – 321
energia@ascomtorino.it

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Per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021) e per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica terminerà a partire da aprile 2024.

Per accompagnare il passaggio al mercato libero dei clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica, l'Autorità ha previsto un percorso graduale per dare la possibilità a ciascuno di scegliere l'offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze, assicurando al contempo la continuità della fornitura e adeguati obblighi informativi in capo ai venditori.

 

Se il cliente finale non sottoscrive un'offerta di mercato libero, a partire da aprile 2024, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a Tutele Graduali (STG); in tale Servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da ARERA anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali.

 

LE DIFFERENZE TRA MERCATO LIBERO E MERCATO TUTELATO

Il mercato tutelato, chiamato a volte anche “servizio a maggior tutela”, è una situazione in cui la fornitura di energia elettrica o gas naturale (il metano) che acquistiamo per la nostra abitazione ha un prezzo e un contratto definito da Autorità nazionali. Gli utenti che appartengono al mercato tutelato pagano la tariffa che è aggiornata ogni tre mesi (per l’energia elettrica) o ogni mese (per il gas) dall’Autorità per l’energia (ARERA). Non esiste in questo caso nessun tipo di concorrenza ma allo stesso tempo il prezzo è imposto dall’Autorità quindi non negoziabile.

 

Il mercato libero, invece, permette a qualsiasi società del settore di produrre, acquistare e vendere energia elettrica e gas in un regime di libera concorrenza, ovvero decidendo liberamente il prezzo di vendita. Il mercato libero prevede la concorrenza tra numerosi fornitori di energia e/o gas, per cui l’utente paga una tariffa che è stata concordata direttamente con l’azienda privata che preferisce. I potenziali fornitori quindi in questa situazione sono spinti a “gareggiare” tra di loro per garantire prezzi competitivi rispetto per attirare il maggior numero possibile di utenti.

I fornitori del mercato libero possono proporre due tipi di offerte commerciali, a PREZZO FISSO o INDICIZZATO.

 

PREZZO FISSO:

Per prezzo fisso si intende che il costo della materia prima dell’energia rimane fisso per il periodo sottoscritto dal contratto che tendenzialmente è pari a 12 18 24 mesi, periodo a discrezione del fornitore

 

PREZZO INDICIZZATO (PUN):

E’ un prezzo che è composto da una base che varia mensilmente, il cui prezzo di riferimento dell’energia elettrica è quello acquistato sul mercato della Borsa Elettrica Italiana (IPEX) a cui viene aggiunto uno spread che è a tutti gli effetti il guadagno dell’azienda fornitrice.

E unicamente su questo valore che il privato o l’azienda può contrattare un prezzo migliorativo in quanto il prezzo base è stabilito dalla Borsa elettrica. Il prezzo della borsa è a disposizione degli utenti al seguente link: https://www.mercatoelettrico.org/It/Statistiche/ME/PrezzoMedioFasce.aspx

 

COME SCEGLIERE TRA MERCATO A PREZZO FISSO O INDICIZZATO?

Una regola non esiste in quanto è a discrezione del cliente finale.
Se si sceglie un contratto a prezzo fisso si ha la certezza che il proprio prezzo dell’energia (per il tempo stabilito dal contratto) non avrà variazioni, mettendo però  in conto che il proprio prezzo potrebbe nel corso dell’anno essere più conveniente rispetto all’indicizzato o aimè decisamente
più caro.

Con il prezzo indicizzato, l’utente ha diversamente la certezza di pagare la propria energia (tranne lo spread che è a discrezione del fornitore) con un prezzo in linea con il costo attuale dell’energia.

In questo caso bisogna tener conto che non si è assolutamente tutelati in caso di crisi energetica (vedi quella appena avvenuta) dove il prezzo base si può impennare a dei valori anche estremamente elevati.

Attenzione però: queste considerazioni su prezzo fisso e prezzo variabile interessano solamente la voce spesa per la materia energia, l’unica parte che i venditori di energia possono modificare, tutte le altre voci di spesa sono invece definite e aggiornate da ARERA.

 

PREZZO COMMERCIALIZZAZIONE AL DETTAGLIO

Uno dei valori di cui bisogna tenere conto in fase di contrattualizzazione è sicuramente il prezzo della commercializzazione al dettaglio nato per coprire le spese sostenute dalla società di vendita per erogare il servizio all'utente finale, può essere pari alla componente chiamata QVD, definita annualmente da ARERA per il mercato tutelato, oppure può essere definito dal venditore nel mercato libero. ARERA definisce due componenti, una quota fissa annua (€/anno) e una quota variabile (€/Smc), mentre nel mercato libero è a discrezione del venditore e spesso viene definita solo la componente fissa annua.

In questo caso bisogna stare attenti perché a volta il privato o l’azienda dedica la sua attenzione unicamente al prezzo tralasciando il costo del prezzo di commercializzazione. Noi come ufficio energria di Ascom abbiamo riscontrato una molteplicità di valori, dai €9,42/contatore mese a €42,00/contatore mese.

Ti servono maggiori informazioni?