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SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEI CREDITI, STOP DEL GOVERNO

Stop totale a sconto in fattura e cessione del credito: per i nuovi interventi edilizi l’unica via è d’ora in poi la detrazione d'imposta d'ora in avanti. È l’effetto principale del decreto sulla cessione dei crediti di imposta relativi agli interventi fiscali approvato il 16 febbraio dal Governo e pubblicato il giorno successivo in Gazzetta Ufficiale.

Sui bonus edilizi, Superbonus compreso, si volta insomma completamente pagina. E viene spenta sul nascere l'esperienza da poco avviata da alcuni enti pubblici di acquistare i crediti incagliati: un articolo del provvedimento ne prevede infatti il divieto. L'obiettivo del decreto è duplice, come ha spiegato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: "risolvere il nodo dei crediti", arrivati ormai a 110 miliardi, e "mettere in sicurezza i conti pubblici” perché, come ha evidenziato Eurostat, "ci sarebbe un impatto diretto sul debito pubblico".

Nell’incontro del 21 febbraio scorso con le associazioni di categoria interessate, il Governo ha ribadito il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme. Due le “aperture” fatte:

  • l’ipotesi di utilizzare gli F24 per sbloccare il nodo dei crediti incagliati;
  • l'ipotesi di mantenere la  possibilità della cessione per i lavori legati al post sisma e gli incapienti.

Pur comprendendo  le ragioni di finanza pubblica che impongono di mettere mano alla materia, Confcommercio ha chiesto ad Governo di agire conn prodenza e responsabilità per neutralizzare immediatamente gli effetti del decreto che danneggiano le imprese serie e i consumatori onesti chiarendone al più presto tutti i profili applicativi.

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