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L'outlook della settimana. Il punto al 6 dicembre 2022

Prosegue l’iter della Manovra
Sono questi i giorni delle audizioni alle Commissioni bilancio di Camera e Senato sulla Manovra Economica. Fra le osservazioni più interessanti troviamo quella di Banca d’Italia che sottolinea diverse criticità relative ad alcuni dei principali temi che hanno caratterizzato il dibattito politico intorno al provvedimento, dal reddito di cittadinanza alle questioni fiscali che in alcuni casi possono avere un effetto negativo sul rispetto delle norme tributarie dei contribuenti, fino alla questione dell’uso del contante (Vedi QUI). Molto interessanti anche le osservazioni del Presidente Istat Blangiardo che ha posto l’attenzione sul gran numero di persone e famiglie che con le misure sul reddito di cittadinanza contenute in manovra sono soggette a riduzione della durata del beneficio. Il presidente Istat ha poi spiegato che con l'allargamento del divario tra dinamica dei prezzi e dei salari "il rischio di una forte diminuzione del potere di acquisto" sarà "inevitabilmente marcato". (Vedi QUI)

Indici S&P GLOBAL PMI®
Sono del 5 dicembre scorso i comunicati S&P GLOBAL PMI® sull’Eurozona e sul settore terziario italiano. È interessante notare come il nostro Paese, in queste valutazioni, risulti comportarsi meglio della media europea. E anche nel settore terziario, si può scrivere che “rallenta la contrazione”. 

Buone notizie
Questa settimana un paio di buone notizie giungono dai dati Istat sull’inflazione e sul lavoro. Finalmente l’inflazione, pur non invertendo la marcia, questo mese, nei dati provvisori dell’Istituto di statistica, è stabile. Meglio ancora i dati sul lavoro: a ottobre 2022, rispetto al mese precedente, crescono gli occupati, mentre diminuiscono i disoccupati e gli inattivi. L’occupazione (+0,4%, pari a +82mila) aumenta per uomini e donne, per i dipendenti permanenti e per gli ultracinquantenni; diminuisce invece per le restanti classi di età, per i dipendenti a termine e gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 60,5% (+0,2 punti).

Rapporto SVIMEZ
Il consueto rapporto Svimez, giunto alla sua 49esima edizione, scatta una foto del Meridione d’Italia, il cui Pil si contrarrebbe nel 2023 fino a -0,4%, ampliando la distanza con resto del Paese che rimarrebbe con il segno positivo a + 0,8%. Tra le cause evidenziate gli effetti territorialmente asimmetrici dello shock energetico intervenuto in corso d’anno.

Il direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa i risultati della ormai consueta indagine della confederazione su consumi di Natale e tredicesime, realizzata anche su dati Format Research.  “C’è stata una splendida performance della nostra economia negli ultimi 21 mesi. Siamo andati più forte di Francia e Germania. Un risultato – ha detto Bella – di cui dovremmo essere orgogliosi, con giudizio, merito di cittadini, imprese e lavoratori, grazie anche alla buona risposta della controparte istituzionale”. Secondo Bella poi, è stato “sottovalutato il boom del turismo che invece riesce ad attivare anche altri settori”. Quindi, secondo il direttore dell’Ufficio Studi, “arriviamo in buona salute alla recessione tecnica”.

 

 

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